I fiocchi di neve
La terza domenica di gennaio è la Giornata Mondiale della Neve, e la celebriamo esplorandone qualche curiosità scientifica.
La neve è una precipitazione atmosferica di cristalli di ghiaccio, piccole strutture di acqua allo stato solido. Questi si formano quando il vapore acqueo si trova a temperature così basse da ghiacciare (brinamento), ottenendo una struttura esagonale sulla quale il vapore si condensa formando creste e picchi. Nella lingua degli Inuit, l'Inuktitut, esistono circa 22 diverse parole per riferirsi alla neve. Ad esempio, qanik è la neve che cade, qinu il ghiaccio scivoloso vicino al mare e illusaq (che significa "ciò che può diventare una casa"), che indica in generale i materiali da costruzione, può indicare la neve rigida e malleabile che viene utilizzata per costruire gli igloo.
In genere i cristalli di neve sono asimmetrici. La loro forma dipende essenzialmente da umidità e temperatura: una minima variazione ambientale comporta cambiamenti nella struttura. In teoria sono trasparenti, cioè la luce passa loro attraverso. Ma allora, perché la neve è bianca? I raggi di luce vengono deviati leggermente nell'attraversare i fiocchi di neve, cambiando angolo di cristallo in cristallo fino a essere restituiti all'osservatore. Così, il manto nevoso risulta bianco, come ogni oggetto che fa "rimbalzare" tutto lo spettro della luce.
Ma quanto possono essere grandi i fiocchi di neve? Secondo Guinness World Records, il fiocco di neve più grande mai registrato risalirebbe al 1887 e sarebbe stato grande circa 38 centimetri. Non esistono prove convincenti della cosa, tuttavia, secondo l'esperto di fiocchi di neve Kenneth G. Libbrecht, non ci sono limiti fisici per cui questo non potrebbe accadere. Il fenomeno potrebbe essere limitato dai venti, che romperebbero i fiocchi di neve più grandi. Più comuni, invece, sono avvistamenti di fiocchi di neve larghi 15 centimetri!
È vero che non esistono due fiocchi di neve uguali? È statisticamente quasi impossibile che uno stesso fiocco di neve, uguale nella composizione chimica e nella struttura, possa mai essersi creato, a meno che non si trattasse di fiocchi di neve molto, molto piccoli. (Leggere per credere.)
In genere associamo la neve a posti freddi, ma in realtà questo fenomeno atmosferico si può avere anche nei deserti sabbiosi, come è avvenuto in una regione del Sahara nel 1979 e poi nel 2016. Altrettanto difficilmente, anche se più frequentemente, si possono osservare temporali di neve, in genere nei Paesi con aria fredda (Nord Europa, Nord Stati Uniti e Giappone)... dove la neve attutisce i tuoni.
Fonti:
Juke-box Scienza ft. Bionaute
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